Arriva la bella stagione, la primavera. A patto di non essere soggetti allergici, nel qual caso si farebbe meglio a parlare di stagione di patimenti, sternuti, lacrimazioni, costipazione, eruzioni cutanee, cefalee e chi più ne ha più ne metta. A causare dette sofferenze è la circolazione di pollini e muffe che galleggiano nell’aria che respiriamo, ecco allora che comincia una guerra agli allergeni a base di spray nasali e farmaci vasocostrittori, dato che di respirare non si può proprio farne a meno. Alcune precauzioni sono comunque di un qualche aiuto. Gli allergeni sono più attivi in quanto maggiormente volatili durante le ore più calde della giornata, specie nelle giornate secche e ventilate, motivo per il quale è meglio areare la casa nelle prime ore del mattino o a sera. Si badi, durante il giorno a non creare correnti d’aria onde evitare di smuovere i pollini depositati. Cambiare spesso le lenzuola ed evitare, dopo lavate, di stenderle ad asciugare all’aperto. Lavare spesso mani e viso, preferibilmente con acqua mista a sale. Evitate il contatto con animali domestici.

Non occupatevi per nessun motivo di giardinaggio. Per le gite, o le vacanze, evitare la campagna e la collina, preferire il mare o la montagna oltre i mille metri (lì la fioritura di molti vegetali avviene in ritardo o non avviene per nulla). Sappiate inoltre che esiste un sito internet, previsioni del polline, in grado di fornire indicazioni sulle concentrazioni di polline nell’aria nelle varie zone e nei vari periodi dell’anno. In caso di previsioni di elevati livelli di polline nell’aria, iniziate a prendere i farmaci contro l’allergia prima della comparsa dei sintomi. Detti farmaci solitamente arrivano al top dell’efficienza nell’arco di cinque/sette giorni.

In casa può aiutarvi l’uso dell’aria condizionata. Un discorso a parte vale per le allergie crociate, di tipo alimentare. Il nemico si nasconde nei vegetali di largo consumo, ortaggi, ma anche frutta e cereali. Lavarli con cura serve a poco, piuttosto cucinarli. Le precauzioni su citate possono ridurre gli attacchi, sia nel numero che nella virulenza, ma non proteggere del tutto.

Parliamo dunque dei farmaci che aiutano a tenere sotto controllo i sintomi dell’allergia, prodotti da banco o disponibili sotto prescrizione.

I dispositivi medici per irrigazione nasale servono a liberare il naso da muco e sostanze irritanti, sono pratici e si possono portare sempre dietro, in borsa o in tasca. Ne esistono svariati tipi in commercio, uno tra i più diffusi ad esempio è il Rinosol 2 Act. Gli antistaminici aiutano ad alleviare il prurito, gli sternuti ed il naso che cola. Attenzione agli effetti collaterali, oltre infatti a provocare sonnolenza, spesso danno origine a fenomeni di foto sensibilizzazione della pelle. I decongestionanti, gocce, compresse o spray nasali, sono efficaci e specifici per combattere la congestione, lì dove non arrivano gli antistaminici. Vanno usati per periodi non prolungati perché possono dare origine ad assuefazione. Gli inibitori dei leucotrieni, sostanze chimiche del sistema immunitario che causano i sintomi dell’allergia. Il sodio nedocromile allevia i sintomi da raffreddore allergico impedendo il rilascio di istamina. Esiste anche una immunoterapia specifica (vaccino per l’allergia). È consigliato quando il trattamento coi farmaci su indicati non ottiene gli effetti desiderati o gli stessi farmaci possano causare indesiderati effetti collaterali. Ci sono poi rimedi naturali, e per rimedi si intendono sostanze capaci di tenere sotto controllo la sintomatologia. Si tratta di tisane antiallergiche e oli essenziali di facile reperibilità in farmacia. A causa dell’allergia le vie aeree possono subire dei restringimenti e questo può portare al manifestarsi di apnee notturne che in questo caso possono essere curate con gli stessi farmaci che alleviano le allergie. Si consiglia comunque, dato che le cause dell’apnea possono essere molteplici e ben più serie, di consultare sempre il medico prima di dare avvio a qualsiasi profilassi. Durante una visita allergologica, lo specialista può decidere di far effettuare al suo paziente la spirometria, ovvero un test utile per valutare la funzionalità polmonare e misurare i volumi respiratori. E’ un esame semplice e non invasivo che si può effettuare anche in farmacia ed è impiegato per il monitoraggio della funzionalità dei polmoni.